Valutazione del merito creditizio con l’obiettivo di:
Analisi e ottimizzazione dei portafogli finanziari aziendali, mediante selezione dei migliori strumenti finanziari per gestire la liquidità aziendale, individuati tenendo conto sia dei costi che del rapporto rischio-rendimento
Anche le aziende sono state coinvolte, nella gestione dei loro investimenti finanziari, dalle inefficienze dei prodotti del risparmio gestito (fondi di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativo-finanziari) e sono alla ricerca di un adviser indipendente che curi i propri interessi
All’interno delle aziende, inoltre, è talvolta necessario ottimizzare le giacenze di conto o investire la liquidità, ovvero tutte quelle risorse finanziarie presenti e provenienti dalla gestione dell’attività ordinaria, da cessioni di immobili, impianti o rami aziendali, da accantonamento del TFR e/o del TFM
Ogni azienda che sia indebitata (mutui, leasing e finanziamenti di varia natura), che esporti o importi in valuta non euro, che acquisti materie prime con prezzi soggetti ad oscillazioni, ha l’obiettivo di controllare che tali rischi non vadano ad intaccare gli obiettivi di redditività connessi al proprio business.
Le banche, a partire dalla fine degli anni novanta, hanno immesso sul mercato diverse tipologie di prodotti c.d. “strutturati”. Tali prodotti, in molti casi, non solo non hanno svolto la funzione di copertura del rischio, ma si sono a volte dimostrati soluzioni speculative che hanno generato perdite patrimoniali anche consistenti per le imprese.
Le imprese lamentano non solo le perdite subite, ma soprattutto la mancanza di consapevolezza dei rischi assunti e necessitano di supporto ed assistenza per un’analisi obiettiva del prodotto acquistato e per un’eventuale chiusura della posizione oltre che una valutazione della nuova proposta dell’istituto di credito.
Le leggi attuali impongono che l’utilizzo di questi prodotti derivati sia di esclusiva pertinenza di “operatori qualificati”. La definizione è prevista nel comma 2 dell’articolo 31 del Regolamento Consob che intende per operatori qualificati persone giuridiche in possesso di una specifica competenza ed esperienza in materia di operazioni in strumenti finanziari espressamente dichiarata per iscritto dal legale rappresentante. Secondo la legge attuale per essere operatore qualificato bisogna soltanto dichiarare di esserlo. Molte banche hanno fatto firmare ai legali rappresentanti delle aziende dei moduli nei quali dichiaravano di essere degli esperti consapevoli dei rischi che si assumevano (tutto ciò per evitare vizi di forma che renderebbero i contratti nulli o annullabili).
Nella struttura attuale del sistema previdenziale, le aziende sono il punto di riferimento dei propri dipendenti che si trovano a dover effettuare delle scelte per pianificare la pensione futura.
Il supporto del consulente permette all’impresa di poter far fronte a tutti gli adempimenti necessari e richiesti; in dettaglio ecco i servizi di consulenza in materia: